
Le indagini dei carabinieri proseguono, dietro la morte della donna bagherese al vaglio la posizione di alcuni familiari.
L'autopsia non ha consentito di accertare le cause della morte della bagherese ma i carabinieri che conducono l'inchiesta, coordinata dalla Procura di Termini Imerese, sono certi che si sia trattato di omicidio. Maria Angela Corona lavorava come addetta alle pulizie in uno studio professionale ed era stato il suo compagno a presentare la denuncia di scomparsa: l'uomo, sentito dai carabinieri, ha raccontato di averla cercata incessantemente.
"Ha saputo - raccontano alcuni suoi familiari - di una violenta lite che Angela avrebbe avuto con la nipote che accudisce il padre".
Il litigio sarebbe avvenuto lunedì scorso, il giorno di Pasquetta. La ragazza sarebbe pure finita al pronto soccorso di Bagheria e poi al Civico. Il compagno ha cercato di rintracciare la nipote, una delle ultime persone che ha visto Angela. Ma lei non l'avrebbe voluto incontrare.
Sulla presunta lite tra zia e nipote ancora tanti punti da chiarire: secondo una prima ricostruzione, nel corso della discussione, l'ipotesi che la vittima avrebbe tirato dell'acqua bollente sul corpo della nipote. Ma lei, ai medici del Civico, avrebbe però raccontato di essersi bruciata perché la sua macchina una Citroen ritrovata dai carabinieri nei pressi del cimitero di Bagheria sarebbe andata a fuoco. Le indagini proseguono tra tanti fitti misteri di una squallida storia.
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